Foto - Presentazione L'AMORE SULL'ODIO
Credo che nessuna guerra, nessuna
prepotenza, nessun potere, nessuna forza, di alcun colore politico, possa
giustificare morte e sofferenza.
Purtroppo
le pagine passate e attuali, raccontano troppo spesso e per troppo tempo
l’insaziabile sete di potere dell’uomo, e per raggiungere tale scopo di
comando, tutti i mezzi sembrano essere
giustificati, come affermava il grande Machiavelli.
Il protagonista del mio romanzo è un nobile ideale: l’amore.
Se tutti imparassimo ad usare quest’arma avremmo di certo più “kamikaze buoni” pronti a
fare esplodere quella spinta contagiosa, la quale fa comprendere che l’uomo non
è padrone dell’uomo, bensì suo simile e
fratello.
Per amare bisogna essere liberi.
La libertà è un concetto molto ampio, che
non si limita ad evidenziare solo uomini fuori dalle sbarre!
Troppe volte le gabbie più pesanti sono
nella mente, ed un uomo prigioniero fisicamente può essere molto più libero di
un’aquila che svetta a duemila metri!
La
libertà è poter dire, esprimere, fare, scrivere, operare o più semplicemente
pensare.
I sogni fanno parte della libertà.
Se siamo liberi di pensare siamo anche
liberi di sognare … già, sognare che non vuol dire nutrirsi di utopia, ma
guardare la realtà con gli occhi della speranza.
Esprime la coscienza che qualcosa può
cambiare, e a noi, nel nostro piccolo, spetta crederci fino in fondo, con
l’affascinante obbligo di impegnarci a migliorare questa nostra storia troppo
spesso grigia e resa opaca da inutili aspirazioni.
L’amore è nato con l’uomo, la guerra è nata
con l’uomo che non riusciva a dialogare, a confrontarsi, a parlare.
L’amore vince sempre, la guerra uccide senza
eccezione soprattutto gli inermi e chi non c’entra niente, chi non l’ha voluta
e chi la subisce senza colpa, chi la rifiuta e chi la contraddice, chi non la
vota e chi chiede la pace.
Scoprire di essere capaci di emozionarci di fronte alla vita, esprime il
saperne cogliere i molteplici aspetti con la sensibilità di un uomo che vuole
crescere e migliorare quella parte di mondo con cui si misura, insieme al coraggio e alla voglia di “sfidare i suoi giorni”.
Il messaggio più concreto che mi preme
consegnare, è la lettura del più grande comandamento che Cristo ci ha donato: Amatevi l’un l’altro
come Io vi ho amati.
Questi fogli sono per me un’autocritica che
un giorno, nel percorso della vita, spero di tramutare in insegnamento tramite
l’esempio.
La mia è un’immensa speranza: che l’amore
vinca sempre sull’odio.
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