In difesa delle bambine
150 milioni di ragazze nel mondo subiscono ogni anno
abusi sessuali, 10 milioni sono spose bambine e in Italia dei 5000
minori vittime di violenza l'80% sono femmine. In occasione della prima
Giornata Mondiale per le bambine e per le ragazze,
Terre des Hommes,
lancia la campagna "InDifesa", per la protezione e la tutela dei
diritti delle piccole donne in Italia e nel mondo. Tanti dati
agghiaccianti e una sola certezza: nascere femmina è ancora un grosso
problema nella maggior parte del pianet.
Quelli diffusi dall'Onu nelle scorse settimane, sono dati che lasciano
poco spazio all'immaginazione. Ad oggi, nel mondo, mancano all'appello
più di 100 milioni di bambine, non nate per aborto selettivo o morte di malnutrizione. Sono 150 milioni le ragazze che nel mondo ogni anno subiscono abusi sessuali, almeno nel 56% dei casi commessi da familiari. E circa 10 milioni
le spose bambine, spesso vittime della violenza del partner, ragazze
con un basso livello di istruzione che nel 60% dei casi giustificano i
maltrattamenti. In Italia la situazione non è certo migliore. I dossier
dei centri Soccorso Rosa rivelano che nel 2011, dei 5000 minori vittime
di violenza (il 15% in più rispetto al 2010) l'80% erano bambine.
In
occasione della prima Giornata Mondiale per le bambine e per le
ragazze, l'11 ottobre, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ricorda alla
comunità internazionale quanto, ancora oggi, sia più problematico
nascere femmina che maschio. Quanto, ancora nel 2012, il genere sessuale
rappresenti il principale fattore di discriminazione in molti Paesi, lo
spartiacque tra un'esistenza libera e una sottomessa, tra una normale e
una violata. In alcuni casi, tra la vita e la morte. Il fenomeno
dell’infanticidio e dell'aborto selettivo è infatti ancora presente in
Paesi come l'India e la Cina e in alcune comunità straniere in Italia.
Come suggeriscono i dati di Soccorso Rosa, il nostro Paese, pur godendo
di una legislazione all'avanguardia, non è ancora riuscito ad estirpare
del tutto pratiche come le mutilazioni genitali femminili, un orrore che
al momento rischiano di subire almeno 1000 bambine sul territorio
italiano.
Quindi in occasione della prima Giornata Mondiale a
loro dedicata, e a pochi giorni dall'approvazione del regolamento del
Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza, che permette finalmente
all'organismo che tutela i più piccoli di entrare in funzione, Terre des Hommes,
ha presentato i dossier "La condizione delle bambine e ragazze nel
mondo" e "Cronache bambine", lanciando la campagna "InDifesa", per la
protezione e la tutela dei diritti delle piccole donne in Italia e nel
mondo.
I dati che documentano la violenza sui minori, del resto, sono
agghiaccianti. Per quanto riguarda l'Italia, ad aumentare in modo
esponenziale sono soprattutto i reati di corruzione di minorenne, 446 in
Italia nel 2011, cresciuti del 238% rispetto al 2010, e la situazione
si fa ancora più critica se si parla di violenza sessuale: 822 le
bambine colpite nel 2011, l'83% del totale, cui si aggiungono le 434
violenze sessuali aggravate, l'82% delle quali su femmine. Ma anche i
dati sulla violenza contro i bambini non rassicurano: si stima che ogni
anno, a livello mondiale, tra i 133 e i 275 milioni di maschi assistano a
violenze familiari, e lo sfruttamento di minori tra prostituzione,
pornografia infantile e attività simili riguarda circa 1 milione di
vittime.
Nel resto del mondo, le bambine sono esposte più dei maschi alla
malnutrizione e all'anemia che ne compromettono il corretto sviluppo. Di
contro, nei Paesi più industrializzati, sono le più colpite da disturbi
dell'alimentazione come anoressia e bulimia (90% dei casi). Ma il
momento critico che condiziona la vita di una bambina per sempre è
quello legato al proseguimento degli studi, e sono ancora troppe le
ragazze che non hanno accesso all'istruzione secondaria e finiscono per
essere sfruttate come piccole schiave in lavori pesanti, o per sposarsi
precocemente. In Africa sub sahariana questo dato è particolarmente
alto: solo il 27% delle bambine prosegue oltre le elementari. Nel mondo, quasi 88 milioni di bambine sono oggi costrette a lavorare, metà delle quali in impieghi pericolosi e/o pesanti.
"L'evidenza
di un filo "rosa" tra questi terribili dati conferma l’urgenza di
assicurare maggiore protezione alle bambine e alle ragazze", dichiara Federica Giannotta,
responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes, da 50 anni in
prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza,
dall'abuso e dallo sfruttamento. "Per questo la nostra organizzazione,
con la sua campagna "Indifesa", intende porre i riflettori del grande
pubblico e delle istituzioni sulla condizione di grave vulnerabilità da
abusi e discriminazioni delle bambine in Italia e nel mondo".
Commenti
Posta un commento