Emozioni su carta - articolo A. F. Parisi - Tutto partì così...







Tutto partì così...

27 Febbraio 2010… zaino in spalla e pronti a partire per un’altra avventura… destinazione Triveneto… domani ci sarà un grande incontro… ne saremo in cinquemila….!
I vari mezzi di trasporto accendono i motori per percorrere, tramite varie strade, un unico immenso progetto che riecheggia ormai nei cuori dei salesiani e della gente, anche la più distratta: Vogliamo vedere Gesù!
E allora via coi pullman, aerei, treni, automobili, motocicli…. Carichi in bisaccia di quella voglia di esplodere una mina antinoia, una bomba a reazione, un ordigno innescato di pura gioia!
Ed eccoci qui! Il palazzetto del turismo di Jesolo nelle “Prove/lavori generali prespettacolo di sabato 27 contava “solo” cinque o seicento addetti ai lavori… ed il mio cuore già sembrava dirmi: Conterrò questa emozione??? – SI! – gli risposi – e raggiunsi gli altri prontissimi ad infilarmi uno smanicato contraddistinto dalla scritta STAFF!
Bene! Sono uno di loro!
Riabbraccio Amedeo, grande amico che mi ha scaraventato in questa storia bellissima! Ed in giro Giuseppe, Luisa, MariaAntonietta e Francesca ligie al dovere gonfiapalloncini! Con nel cuore chiaramente Cristina, costretta a casa, ma che ha vissuto di certo queste sensazioni teletrasportata dalla nostra anima…
La giornata passò così, tra scherzi, conoscenze, volti sorpresi, palloncini, obiettivi Canon a strizzare l’occhio, voci in disparte a sussurrarsi: Quelli sono gli autori dell’inno…!
Istanti di gloria per noi…
… fino alle 21 quando ci annunciano di correre a Mestre per testimoniare la nascita del NOSTRO INNO! Non ancora sembravo chiederci… forse rintronato ancora da viaggio e stupore! Ma era così… dopo la cena quasi al volo ci dirigemmo in palestra dove 200 animatori ballavano sulle nostre note, voci, pensieri… la mia fotocamera evidenziò subito un tremolante REC di colore rosso.
“Mettiamoci un attimo seduti… Ecco a voi gli autori dell’inno che ci racconteranno la loro esperienza…” – Suor Anna ci annunciò… Amedeo ed io un po’ imbarazzati ci facciamo avanti e ci palleggiamo il microfono… ok comincio io… conclude lui… ne esce fuori che le nostre mani sono solo state mezzo intermedio tra la volontà del cielo e la nostra dote artistica… APPLAUSI, ma come poche volte sento che il merito è di lassù… Suor Anna ci fa sinceri complimenti, i più impavidi ci stringono la mano, altri da lontano lanciano sguardi di ringraziamento… è piaciuto… e noi c’eravamo in questo miscuglio di percezioni mixate dalle vite di quassù e non solo.
Ci avviamo alla veglia. Stupenda. Mi ricorda un pensiero di Giovanni Paolo II: La vocazione artistica deve essere a servizio della bellezza…, la bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere”.
Fine primo atto… a letto che domani ne avremo…
Ore 7:00 la sveglia inesorabile preannuncia la nostra difficoltà a buttarci giù… ma dobbiamo, e quando ne prendiamo coscienza lo facciamo di gusto! 28 Febbraio un po’ coperto da nuvole, ma il sole era dentro di noi… colazione, partenza… Arrivo tra bagno di fola mattutina a far la fila per i pass! Aria da concertone! E finalmente noi… l’animatrice ci riconosce e ci apre le transenne… “Ecco gli autori dell’inno”.. entrata da star resa più verosimile dai pochi gradini saliti il più lentamente possibile per assaporare quell’elogio! Per poi reimmergerci in un quasi anonimato, e va bene così.
Thre, two, one… GOOOOOOOO…Si parte gente! Oggi siamo veramente in 5000!!! Non era uno scherzo! Lo spettacolo lancia il messaggio: Molti non credono nelle tue capacità di cambiare il mondo. Molti non credono che tu puoi fare cose grandi. TU STUPISCILI !
Tutto ciò tra recitazione, danze, balli, cori, acrobati e chipiùnehapiùnemetta!!! Fantastico! E noi in poltrona assistiamo entusiasti fino alla Santa messa, dove Don Gianni Moriondo ci invita a guardare il cielo… ad aver fiducia, ad accogliere anche chi non ha lo stesso colore della nostra pelle, la nostra religione, i nostri usi e costumi. Mi sembra quasi che se resto qui dentro non potrò temere più nulla!
Pausa pranzo e inizio stand artistici e giochi, piazza dello spettacolo, face to face con Giovanni Baglioni, energia.
Energia.
Gli artisti nei vari stand non si lasciano intimidire  per nulla dai passanti distratti, attenti, interessati, asettici… ma va avanti sulla sua strada, shekerando vita, sangue e muscoli per poi donarlo al suo mondo. Grandissima eneerrggiiaa…
La giornata continua così fino a conclusione festa, ore 17:30 circa, si treemaa… Ci salutiamo sul NOSTRO inno…
Amedeo ed io ci guardiamo negli occhi e non parliamo, sembriamo dirrci: E’ IL NOSTRO! SILENZIO! Mentre tra spalti e parterre diecimila gambe eran pronte a saltare su una nostra invenzione! Porca miseria! Ma è un sogno??? Parte la base… è un crescendo di vitalità! Si esplode sul ritornello esplode una guerra che dipinge il mio intimo. PER COLORARE IL MONDO DOBBIAMO DARE UN SEGNO è QUESTO IL NOSTRO SOGNO.. è QUESTO IL SUO DISEGNO…VOGLIAMO VEDERE GESU’.
Mentre gomiti e ginocchia sembrano trasformare i corpi in onde, mentre infinite  mani formano stelle sulla terraferma, mentre la cassa toracica trova difficoltà a trattenere l’esplosione dall’interno… mentre in cinquemila si emozionano sul nostro pezzo… Ormai mi sembra un’immensa congiunzione tra cielo ed asfalto. E noi siamo stati addetti ai lavori.
La festa è andata solcando incisi buoni propositi, mettere in circolo l’amore, che resta, che c’è, e che lo muoviamo noi. La stanza dei ricordi si addobba di un’altra bella opera e la scorgerò ogni volta che vorrò dire a me stesso che “niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare… niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare, fermare quest’onda che va, che viene e che va… Con la fede in Cristo”.
Grazie Mauro, grazie Roberto, grazie Don Igino, Grazie Suor Anna, grazie Amedeo, grazie ai cinquemila sguardi. Grazie Dio.

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