Questa pagina web è stata pensata per avere la possibilità di condividere con chi vuole un pezzo di vita, un frammento di strada da percorrere insieme... o darsi l'occasione per farlo!
Videoclip ufficiale: Mirdita Albania
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Agosto 2011. Valona, Albania.
L’esperienza di campo lavoro a Babice e Madhe, villaggi in provincia di Valona (Albania), mi
ha ricordato che il diritto alla dignità non ha colori… La sopraffazione di un popolo è triste causa
di vite relegate in confini ben precisi. In nome del potere, il mezzo si chiama
guerra.
Mirdita
Albania si mischia a musica e parole scritte di getto, come la rabbia che ho
provato attraversando un mare rapitore di troppe vite, visitando luoghi di
detenzione e celle 2x2 a contenere fino a 10 uomini. Confusione come il senso
di impotenza conforme alle strade sventrate. Cruciverba soltanto in bianco come
la legge in “mendicanza”.
Il
brano mi ricorda che questo limbo, le sofferenze, le vecchie e le nuove
violenze subite da troppa gente del Sud del mondo, non appartiene alle “nostre”
frequenze.
Il mio
grazie, però, va ai “grandi” che lavorano in simili realtà, laici e religiosi, per
il bene e per garantire i diritti dei più deboli a causa di governi tiranni o
dei “nuovi colonizzatori”. Ho
riassaporato, tramite loro, la gratuità di ogni gesto senza la presunzione
della ricompensa.
Ho
letto sogni negli occhi di bambini che imbracciano chitarre mantenute da
scotch: se la speranza fosse un cerchio loro ne sarebbero il centro.
Io ci
ho messo musica e un pò di cuore, tanti ci mettono la vita. A loro la mia
stima.
MIR DITA ALBANIA
Anarchia, democrazia, comunismo, fascismo...
L’aria sa di
un’idea calpestata da un pugno…
Siamo qua a
sposare una croce in alto mare
a gettare un
altro seme nella giostra del regime
Mir dita Albania, ti sento già mia...
Coscienza da
riformulare, cemento e cuori da impastare...
Violentata da
una vita, negli scafi come una gita.
Dignità,
libertà, due concetti da allestire...
Futuro è gli
occhi di un bambino tra le braccia e grazie a un velo.
Mfal Albania, la rabbia è anche mia...
Disegno
note in una stanza, beviamo musica a sufficienza...
Voci amiche dal cortile tra sudore e due culture...
Da lontano
il mio dafare è impegnarmi a pregare...
Mi hai
insegnato a gridare: "la vita non sono solo parole"!
TESTI E PENSIERI DI DON TONINO BELLO 1. A MILLE A MILLE Stavo per andare a celebrare la Cresima. Ero tutto indaffarato perché avevo preso solo all'ultimo momento la mitra, il pastorale e gli oggetti pontificali. Li ho messi sotto braccio e via... Sento suonare all' episcopio! «Anche oggi che è domenica!». Apro la porta. C'era una signora con la sua bambina. Vengono avanti. La bambina ha l'abito da prima Comunione. Subito le dico: «Signora, anche oggi! Sei già venuta ieri! Che cosa vuoi?». Questa signora veniva a trovarmi un giorno sì e due no. Le ho rinfacciato con delicatezza episcopale: «Che cosa vuoi di più! Le scarpette le abbiamo prese, alla bambina; l'abito te lo ha dato Don Raffaele, il parroco. Che cosa vuoi ancora?». Allora lei ha detto: «Fammi parlare!». «Adesso ho da fare, devo andare a celebrare la Cresima. Non è possibile, basta, mi hai seccato!». «Fammi dire una parola». «Che cosa vuoi?». «Siamo molti nella nostra famiglia». «E allora?». «Non ho i sol
Imparerai - William Shakespeare Dopo un certo tempo imparerai la differenza tra dare la mano e soccorrere un’anima… Imparerai che amare non significa appoggiarsi e che compagnia non sempre significa sicurezza. Inizierai ad imparare che i baci non son contratti, né omaggi, né promesse… Inizierai ad accettare le tue sconfitte a testa eretta, alta, guardando dritto davanti a te, con l’allegria di un adulto e non con la tristezza di un bambino. Scoprirai che molte volte solo sfiori le persone che ti importano di più, e pertanto dobbiamo sempre dir loro che le amiamo, in quanto mai saremo sicuri di quando sarà l’ultima volta che li vedremo. Imparerai che le vere amicizie vanno crescendo nonostante le distanze, che non importa quello che si ha, bensì chi si ha nella vita… Scoprirai che i veri amici sono la famiglia che noi abbiamo scelto. Vedrai che richiede molto tempo il riuscire ad essere la persona che vogliamo essere e che il tempo è breve. Imparerai che non importa
Le cento città Ognuno ha le sue prigioni, mentali, fisiche. Ognuno ci convive. Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime. Quando lo specchio comincia a darti del tu quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso metti insieme il tuo bagaglio. Riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e storie da vivere riempilo di emozioni, musiche, liti, illusioni d’epoca, domande e risposte. Trovati un amico e comincia la condivisione, l’esplorazione. Vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino, incontrati con la vita, scontrati con il dolore ruba l’amore. Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno dà senso al viaggio. Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui. Gira intorno al mondo non girare con lui. Affrancati da te stesso e dall’attesa. Per amare la vita bisogna tradire le aspettative. Guardati intorno e guardati d
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