POLITICA E ANTIPOLITICA – Marco Travaglio


POLITICA E ANTIPOLITICA – TRAVAGLIO



                        


“Chiamare i caduti sul lavoro ‘morti bianche’ per far sembrare meno morti i morti e meno assassini gli assassini. Dire che è sempre colpa dei governi precedenti, delle due torri, della crisi mondiale, dello tsunami, delle toghe rosse, dell’euro, della Merkel, di Adamo ed Eva. Annunciare le grandi riforme e non farne mai una neanche piccola. Promettere tagli alla casta e poi non farli, però Giuliano Amato ci sta lavorando. Travestire dei banchieri da tecnici e nominarli ministri. Fare un governo di soli tecnici e poi difendere i partiti dall’antipolitica. Far pagare la crisi a pensionati e lavoratori perché banchieri, miliardari ed evasori corrono più veloci e non si fanno prendere. Dire “ce lo chiede l’Europa”, ma se poi l’Europa ci chiede la legge anticorruzione, allora l’Europa si faccia i cazzi suoi. Stare seduti su una montagna di soldi pubblici, deputati, senatori, sindaci, presidenti di regioni e province, assessori, consiglieri, portaborse, consulenti, banche, enti, aziende, autoblu, aerei blu, elicotteri blu, authority, tv, giornali, chiudere porte e finestre del castello, e poi strillare: “Oddio, un Grillo, prendete-lo!”. 

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