La teoria dei grandi numeri - Parisi








La teoria dei grandi numeri è meravigliosa. Perfettamente aderente alla vita.

Più incontri gente, più aumenti il rischio di stare bene o male, dipende dagli incontri! Ma proprio per la teoria dei grandi numeri la probabilità di imbattersi in persone compatibili o meno con il nostro modo di essere, con il nostro cuore, con la nostra coscienza, è perfettamente equidistante!

Per quanto mi riguarda, in base ai periodi che vivo, mi piace essere “di casa” o “straniero”.

Passeggiare ed incrociare continue interruzioni fatte di saluti, abbracci più o meno sinceri, strette di mano, pacche sulla spalla; fa sentire a casa. Essere di casa, tuttavia, può farti divenire anche bersaglio di chi, di casa non è mai stato. Il rischio aumenta in modo direttamente proporzionale ai grandi numeri.

Altre volte, invece, voglio sentirmi straniero. Allontanarmi da tutto quello che è “casa”, abitudini, amici, lingua, cibo e forse realmente prendere anche distanza da me stesso. Osservarmi da lontano come se mi incontrassi per la prima volta. Studiarmi.

 
Darmi o meno fiducia, rimuginare sulla storia di recente passato ed eventualmente curarmi dalle botte prese e migliorare per via delle botte date. Una libertà singolare in cui io ci sono, ci devo essere.

Piacere, non piacere, indossare o meno alcune maschere di cui siamo sempre dotati, da straniero non conta più. La consapevolezza di un periodo che durerà poco o la voglia di altri luoghi del cuore o della terra che si caricano di energia “furto di vita”. Lo strano senso di benessere con la possibilità di ricominciare migliori.

 
Tutto ha un colore, tutto ha un nome, tutto ha un respiro e dunque tutto vive. A noi le gradazioni, i sorrisi, la lealtà. Forse allontanarsi per ritrovarsi potrebbe essere un esercizio d’amore.


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