Domani - Parisi
Domani è il sapore di un
abbraccio, la voglia di rivedersi, il tempo speso per non dirsi addio. Come
quando si ha la consapevolezza di restare incastrato tra i pensieri di chi ami,
appeso al filo delle coscienze che decideranno per te. Domani è la curiosità
che spinge lo sguardo fuori dal cuscino, che prende le sembianze del giorno alle
sei del mattino.
È il sudore di una madre che
affatica mente e corpo ad accogliere i suoi figli con il controvalore di un
semplice sorriso. È la prima volta che spinge ad apprezzare un caffè, la casa
imbiancata vuota e da arredare, la mano nella mano dei nuovi sposi. Ogni angolo
pende la forma che vuoi imprimergli, assumendo come unica speranza il domani. Già,
domani è il soffio di Dio che ha deciso tu ci sia. È il rispecchiarti vivo in
una pagina ingiallita sfogliata da un fumatore attento.
È il palmo della mano che può
essere percossa o carezza. Domani è il tintinnio delle monete nel nervosismo
della fretta. Il gioco di chi non vede l’ora che sia domani a causa di un oggi
peggiore. È riempire le proprie tasche di sabbia come sulla spiaggia per
tenerla pronta ad ogni singolo agguato. È costruire la propria identità con
dedizione come la formica lenta ed operosa. Domani è il batticuore nel rivedere
l’amore, è costruire il futuro, è godere di ogni singolo rosso del tramonto. È provare
gioia di ogni nostro obiettivo conquistato più che godere degli insuccessi
altrui. Domani è la voglia di essere comandante del proprio tempo, libero di
pensare, di agire, di respirare, di incontrare.
Domani è il dolore dei calli
nelle mani di un contadino, di un pescatore, di un cavamonte, che deve
continuare a scavare anche domani. Domani è l’attendere l’odore del sugo la
domenica mattina, osservare e credere nella beatitudine di un neonato, coprire
un errore, ricominciare. Domani è voler mangiare un gelato, voglia di
incontrare sguardi sinceri, restare immobili di fronte all’andirivieni delle
onde e all’eco della montagna. Domani è impegnarsi e quindi non morire. È il
pugno nella pancia di chi sa di non avere un domani. è il grido di dolore di
chi vorrebbe fosse ieri. Domani è il desiderio degli anziani a piegare e
stipare banconote di piccolo taglio. Domani è l’avere gratitudine per oggi.
È la voglia di sorprendersi
tipica delle prime volte. Domani è la consapevolezza di far parte del viaggio,
ed il viaggio richiede tempo, pazienza, preparazione, attesa, silenzio. Domani è
il percorso della traiettoria di una poiana in primavera durante la migrazione.
È dare spazio a tutto il resto oltre al momento delle decisioni. Domani è la
grafia migliorata dei bambini, rendere propria una citazione. Saper attendere
il proprio giorno di festa.
Domani è un altro 10 Maggio, è
il coraggio di dire chi sei. È la rabbia, la delusione, la passione o la gioia
di ogni relazione. È ricordare con chi sei stato dando virtù alla media dei sentimenti
e tralasciando ogni picco da ultimo abbraccio. È imbastire il tempo in base a
quanto vuoi che duri: allungarlo o velocizzarlo con la padronanza di un orologio.
Domani è pregare chi ti ha sistemato la vita, di non andare via. È preoccuparsi
dell’ombrello sotto la pioggia. Domani è continuare a
scoprire che preferisco possedere sempre meno cose materiali ed investire in
partenze, per dare più senso ai ritorni, avere più Terre nelle gambe, sotto i
piedi, dentro agli occhi, in fondo all'anima. Domani è dire grazie per ogni
abbandono che ti ha fatto crescere. Domani è dare un nome a tutto. È conoscere
la differenza tra dignità e lungimiranza.
Domani è fermarsi ad ogni incrocio e non sapere mai dove andare, è saper pregare e non voler correre più il rischio di essere ingrati.
Domani è fermarsi ad ogni incrocio e non sapere mai dove andare, è saper pregare e non voler correre più il rischio di essere ingrati.
Mi piacerebbe essere vento per
partire gratuitamente ogni qualvolta ne sento il bisogno e non attendere ogni
domani. Mi piacerebbe essere terra per avere identità e senso di ospitalità. Mi
piacerebbe essere acqua per la percentuale che la rende regina della vita. Mi piacerebbe
essere fuoco per sciogliere ogni inverno.
Domani è la voglia di esserci
domani, l’arrivederci o l’addio.
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