padre Alex Zanotelli - VERSO RIO + 20. SALVIAMOCI CON IL PIANETA TERRA
foto: powered by Antonio Francesco Parisi - Teatro Valle Occupato - Roma 21/04/2012
Sembra
quasi che il problema del surriscaldamento che è stato al centro delle
trattative a Durban, non lo si vuole affrontare in pubblico dibattito.
E’ un tabù! Eppure è il problema più grave che ci attanaglia tutti: il
Pianeta Terra non ce la fa più con Homo sapiens. Giustamente il teologo
australiano Paul Collins ha scritto nel suo recente libro Judgment Day:
“Ritengo che la generazione che va dalla Seconda Guerra Mondiale ad
oggi sarà tra le generazioni più maledetta della storia umana: mai prima
di oggi esseri umani hanno talmente degradato e danneggiato il Pianeta
Terra.”
Eppure
questa gravissima crisi ecologica sembra quasi che non ci tocchi, non
ci interroghi, non ci preoccupi. Dopo la Conferenza dell’Onu di Rio del
1992 (il Vertice della Terra) che aveva suscitato così tante speranze,
l’umanità non ha fatto altro che ignorare o sottovalutare il dramma
ecologico. Abbiamo perfino lasciato decadere, quest’anno, il Trattato di
Kyoto. La comunità scientifica mondiale, che si esprime tramite l’IPCC,
ha continuato ad ammonire tutti che la situazione va peggiorando. Tutti
i tentativi fatti per arrivare ad un accordo sia a Copenhagen (2009),
come a Cancun (2010) e a Durban (2011) sono falliti. “Questa conferenza
di Durban – ha scritto Giuseppe De Marzo, presente al vertice – finisce
senza accordi vincolanti e una volta scaduto Kyoto niente potrà
sostituirlo, stando così le cose. Dovremo aspettare il 2015 o
addirittura il 2020.”
Ma
non abbiamo dieci anni a disposizione per salvarci! La comunità
scientifica ritiene che la temperatura potrebbe salire di 3-4°C entro la
fine del secolo. Per evitare tale disastro dobbiamo tagliare l’80%
delle emissioni di gas serra entro il 2050. Purtroppo i governi sono
oggi prigionieri dei potentati economico-finanziari, come dei potentati
agro-industriali che traggono enormi profitti da questo sistema. La
finanza poi, che è il vero governo mondiale, vuole guadagnare anche
sulla crisi ecologica con la cosiddetta green economy, l’economia verde. E’ la finanziarizzazione anche della crisi ecologica.
“Che dobbiamo fare?” è la domanda che ci viene spesso rivolta.
Dobbiamo
prima di tutto rimettere in discussione il nostro modello di sviluppo e
il nostro stile di vita che costituiscono la causa fondamentale del
disastro ecologico. Secondo, dobbiamo informare più che possiamo
utilizzando tutti i mezzi perché la gente prenda coscienza della gravità
della crisi ecologica. Mi appello anche ai sacerdoti perché nelle
chiese parlino di tutto questo: è un problema etico morale e teologico.
Terzo, dobbiamo impegnarci a tutti i livelli: a livello personale e familiare con uno stile di vita più sobrio, riducendo la dipendenza dal petrolio e potenziando il solare, e a livello locale (Comuni) con il reciclaggio totale dei rifiuti opponendoci all’inceneritore. A livello nazionale con un bilancio energetico (mai fatto in Italia!) che riduca del 30% le emissioni di gas serra entro il 2020. E a livello mondiale
con la costituzione di un Fondo per aiutare i paesi impoveriti a far
fronte ai cambiamenti climatici (sarà l’Africa a pagarne di più le
conseguenze!). Questo lo potremo ottenere tassando le transazioni
finanziarie dello 0,05% (la cosiddetta Tobin tax).
Sempre a livello planetario con il riconoscimento non solo dei diritti
dell’uomo ma anche dei diritti della Madre Terra come ha fatto
l’Ecuador.
E’
questa la maniera migliore per prepararci alla grande conferenza che
l’Onu ha indetto a Rio de Janeiro dal 18 al 23 giugno prossimo.
Con
RIGAS (Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale) chiediamo
ai rappresentanti di tutte le associazioni, comitati, reti, comunità
cristiane che operano in difesa dell’ambiente di ritrovarsi a Roma il 17
febbraio alle ore 15 al Teatro Valle.
Uniamoci
per assicurare che Rio + 20 diventi una grande mobilitazione popolare
in grado di fronteggiare la grave crisi ecologica. La speranza viene dal
basso, dalla cittadinanza attiva. Come ce l’abbiamo fatta per l’acqua,
dobbiamo farcela per salvare il Pianeta.
Diamoci
da fare perché vinca la vita di tutti gli esseri umani insieme con il
Pianeta Terra. E’ un unico impegno: salvare la Vita!
Alex Zanotelli
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