Diario di bordo: il mio tour in giro per l’Italia… Giugno 2011… Fabio De Matteis chitarra e voce, Antonio Francesco Parisi alle aperture e alle percussioni…
Diario di bordo:
il mio tour in giro per l’Italia… Giugno 2011…
Fabio De Matteis chitarra e
voce, Antonio Francesco Parisi
“Si
vive un po’ come ci va!”…
Cazzeggiavo su facebook quando
ad un certo punto leggo un post del mio amico Fabio in cui si annunciava una
partenza on the road… solo musica… parole, pensieri e ancora musica… partenza da Ancona con tappa
finale a Bologna passando per La Spezia leggo… Metto un “mi piace” di getto e
commento un qualcosa del genere: “fratello ti stimo”… e lo penso veramente!
Dopo qualche minuto il connecting people mi notificava un messaggio… era Fabio:
“Vuoi partire con me?! – “SI!” – rispondo senza batter ciglio, senza pensare…
come quando non avessi mai avuto un cazzo da fare, impegni, famiglia, giri e
mazzi vari! Niente… totalmente di getto scrivo “si”. Mi voglio unire a questa
avventura. Mi manca troppo la musica, per troppo tempo gridava nel
cassetto soffocato da cartelle
burocratiche che sembrava avessero la precedenza! A Fabio il grande merito di
aver sbattuto fuori quel cassetto e di aver dato ossigeno alla mia mente che
non aspettava altro!
Come due vecchi amici che hanno
attraversato cinque anni di adolescenza insieme, condiviso le scuole superiori,
riso dei professori, rotto l’anima a molti amici ed essere stati oggetto di
separazioni perché si faceva troppo casino, e che la vita aveva portato a tanti
km di distanza fisica e di scelte… ci mettiamo d’accordo e settimana prossima
Fabio passerà a prendermi!
13 Giugno 2011… un gran caldo…
Fabio è più inguainato di me per certi versi! Prima di partire ha bisogno di
acquistare un cellulare... il vecchio lo ha abbandonato proprio nel momento del
bisogno! E taca banda! Prima tappa euronics!!!
Acquisto effettuato e direzione Nord… autostrada verso Ancona.
Ore 11:00 si parte per questa
avventura… ci siamo messi un titolo, come i bei film dei grandi attori “Si vive
un po’ come ci va!”… STUPENDO… ci stiamo entrambi dentro fino al collo… e
diventerà il nostro grido di battaglia su e giù dai palchi per quella settimana
vissuta insieme.
Iniziamo a raccontarci,
l’asfalto a Giugno brucia un po’, come la nostra voglia di estirpare le mille
esperienze vissute a distanza e che ci
hanno fatto divenire quello che oggi siamo! E sotto tanta musica… il primo
disco è stato De Andrè! Un po’ di soste in autogrill, un panino rigorosamente
alla mortadella pensato e fatto costruire artigianalmente da Fabio a Lesina
prima di mettersi in cammino… pensate che l’odore dava talmente forte che
avrebbe ingannato qualsiasi colazione o orario di rispetto ai pasti comandati!
E poi tanto ricordare i nostri 15 anni e non solo! Raccontarsi con bagagli
diversi, reincrociare le strade con un grosso fulcro: la musica. Mi sono sempre
detto che suonare con qualcuno per me è una trasfusione… il sangue degli altri
musicisti mi passa nelle vene, nelle arterie, nei meandri più nascosti del
cuore per farlo pulsare sempre più in modo originale e dare un senso a queste
mani!
Il vangelo secondo De Andrè fa
da sottofondo alla lettura delle varie uscite autostradali, tra vecchi e nuovi
pensieri.
Ore 15:00 Ancona! Non mi è mai
piaciuta granché questa città, ma stavolta assume un aspetto diverso, un
significato diverso. Abbiamo scelto di suonare insieme mischiandoci l’anima.
Ci rifocilliamo da alcuni
amici, ultimi acquisti musicali e via al locale… cazzo!!! È vero che si chiama
bar del porto… è vero che ci hanno detto esistere una banchina… ma quello è un
marciapiede!!! Strepitoso! Caldo umido devastante e noi a montare l’occorrente
per la serata! C’è anche Mauro che ci ha procurato le casse e la sua
disponibilità. Grande… grazie di cuore, in quella occasione ti ho conosciuto e
ti reputo una gran bella persona.
Di fronte un miscuglio portuale
di camion e gente e macchine e visi e volti e storie. Chi arriva, chi parte…
chi resta, chi va… mentre noi: tutto pronto! E per riposarci dopo la sudata
prima birra di una lunga serie! Mi sento artista di strada e la strada vi
assicuro è un bel palco… passeggeri e spettatori al tempo stesso, detentori di
un biglietto virtuale acquistato al botteghino del “mi va” oppure no! E chi
vuole fa il suo gioco! Il posto non ha grosse pretese, e neppure la gente che
lo frequenta ne ha. È bazzicato da un mosaico di razze come qualsiasi approdo
che si rispetti. Sta cosa mi sta andando alla grande!
19:15 Fabio mi fa: “Antò quando
vuoi parti pure!” – gli apro la serata con la mia musica… suono i miei pezzi e
dico quello che ho da dire! Al max venti spettatori… il tempo vola insieme ai
miei accordi e tocca a Fabio, e tocca a me al cajon! Dopo un’ora e mezza di
musica e birrette le mani iniziano a far male! Il legno è duro e i calli ancora
pochi… platea più o meno presente ed in numero limitato… ci raggiungono alcuni
amici: “vedete che tra un po’ si riempie…!” e mentre cadono ste parole per
magia il marciapiede si affolla…! Il clima inizia a prenderci… son passate
quasi due ore e sembra che abbiamo appena cominciato! Fabio si fa conquistare
ed io vengo depotestato dalle mie percussioni! Dopo un po’ qualcuno credeva di
essere ad una jam session e chiede la chitarra a Fabio che la cede solo ad un
nostro amico cantautore che si tira un paio di brani… Quanti tipi allucinanti e
allucinati salva la musica!
Un uomo di colore balla tipo
lady gaga sull’entrata del bar mentre un altro tizio fuma di vita e strepita
per suonare… probabilmente in comune tanto alcool! Facciamo amicizia con un po’
di gente tra cui Francesca e Lara! Bella Francesca! Comunque prima o poi la
festa finisce… dopo aver suonato per ben tre ore, smontiamo gli strumenti, ringraziamo
vecchi e nuovi amici, ci trainiamo l’ennesima peroni e ci spostiamo in posto
poche centinaia di metri più avanti! A quanto pare ballare Capossela, Daniele
Silvestri e quant’altro non è bastato! E allora via! Si ricomincia! Stavolta da
usufruitori con le mani doloranti!
Approdiamo al Lazzaretto, così
si chiama il posto, e subito: “due birre grazie!!” Senza cena! “Fabio!” – gli
faccio – “mi sa che se non mettiamo qualcosa sotto i denti qui le cose si
mettono male!!” – la risposta mi tranquillizza: “Tranquill zièà!!!” – “Ok!” e
alzo le spalle!
Incrociamo diversa gente che
saltava poco prima sulle nostre note… parliamo di tutto, in particolare io con
Francesca, poi arriva anche il tipo che mi spostò dal cajon! Quello fuori uso…
Claudio. Inizia a svalvolare di brutto…
oh cazzo! Sarà l’alcool? Non solo mi spiegano… in ogni caso comincia a dire a
Francesca che loro dovrebbero amarsi e che lui ha scopato solo tre volte nella
sua vita… inizia a gridare… Fabio dà libero sfogo all’iniziativa “sostituzione
acqua alle olive”, ed io gestisco il tutto… almeno ci provo! Francesca si
spaventa e le metto una mano sulla spalla, Lara è più brava e risolve la situazione.
Claudio chiede scusa e se ne va barcollando e dondolato dalla vita infarinata
di rabbia, mentre cerca un accendino scaraventato pochi minuti prima.
Il posto è stupendo, di fronte
al mare, in un porto… ma comunque decidiamo di andare via anche noi, ormai
anche il Lazzaretto conta solo morti!
Francesca ci chiede di tornare
al bar… a quanto pare tra le alzate di piedi si è smarrito un regalino
importante! Ok! Si va! Vediamo solo tre barboni… pochi rispetto a Roma ma mi
pongo sempre la fatidica domanda: chissà perché?... immagino sempre delle
storie, delle strade, delle scelte… Bar
del Porto… ritrovato il tesoro quasi per magia! Non ci sperava più nessuno! Ed
ora rullloooo di tamburi! Fabio canta ancora ed io rido! Dopo qualche tiro
Francesca sta male… credevo scherzasse, ma mi sbagliavo… collassata. Corro al
bar più vicino e chiedo un po’ d’acqua… si vedeva che non ero un “tipo da acqua”
e per difendere l’onore spiego che non era per me! Ritorno sempre correndo con
le ultime energie rimaste nelle scarpe e dono l’acqua conquistata… collassa in
senso stretto, poi si riprende!
Forse è realmente ora di
rientrare che l’orologio va di pari passo con il cielo! Ognuno ai blocchi di partenza e le macchine
aspettavano solo noi in un’Ancona asfissiata dal caldo umido. Che serata… “se
queste sono le premesse”, dico tra me e me…! Intanto sono già le 3:00… e
torniamo a casa di Mauro nostro donatore di posto letto! “Fabio vado a lavarmi
n pok ka puzz!” … “e va va!” … il tempo di stendersi e sviene! Capito! Ci
raccontiamo tra qualche ora!
14
Giugno 2011
Giornata
più tranquilla oggi! Sveglia in LA maggiore con tanto di archi e tamburi a
ricordarci l’ettolitro di birra! Però ci riprendiamo stranamente in fretta!!! Ci diciamo in sano dialetto scherzandoci
su che non ci siamo dati neppure la buona notte e che facciamo un po’ schifo! Ma
fa parte del gioco!!! Allora buongiorno!!! Mauro ha gli “attrezzi del mestiere”
nella sua cameretta. Quelli seri. Un pianoforte elettrico, chitarra, un pc
bello tosto e tanta buona musica. Fabio non apre neanche gli occhi che trasloca
sul sediolino del piano! Si suona in mutande! Io nel frattempo faccio a gara
con i miei pensieri e li butto sul diario di bordo così come vengono… in ordine
rinfuso. Random. Mi piace avere un diario di bordo. Voglio ricordare ogni
dettaglio vissuto.
Un
caffè e doccia. Ora il pianoforte è mio! Ma soprattutto dopo queste stupende
premesse arriva il primo piatto di pasta dopo due giorni! Si! Perché la notte
precedente la lotta FAME – STANCHEZZA si è chiusa a tavolino per la seconda! Ci
è bastato dormire… 300 grammi di pasta dovrebbero bastare… due pomodorini
trovati e via… Il pranzo è servito! Riposino pomeridiano e giù in centro…
Caffè???
Caffè!!! Al bar gli faccio: “Fabio pago io!” e lui: “Mo t lea nzaccà nu sckaff…!”
…io minacciato mentre la cassiera attendeva ordini…! Comincio a ridere e
faccio: 2 caffè grazie…! Che cazzo di
tipo!
Fine
della scenetta e ci accorgiamo che Ancona offre poco e decidiamo di andare
direttamente alla facoltà di ingegneria per il GulliveRock. Alle 17:30 siamo
già lì. Fino alle 21:00 ne abbiamo di tempo e dunque la prima birretta ci sta
tutta! Dopo un po’ i panini ci invitano a nozze e noi ne approfittiamo senza
giacca e cravatta! Vino annesso! L’unico problemino è che il detto vino era
bevibile fino alla prima metà di bicchiere, dopodiché diventava imbevibile! Strano
ma vero! Eallora MAMBO… anzi birra! Un’altra serata a birra…
Parte
il check sound e si avvicendano i vari gruppi. Tutti bravi. Artisti col cuore
tranne il primo complesso del quale ho rimosso fortunatamente anche il nome… una
specie di pagliaccetti punk che già nelle prove lasciavano aloni di
superficialità. Per farla breve comincia la serata ed aprono loro! I blink de
noialtri! Salgono sul palco strafatti! Mauro impazzisce dietro le luci e non
riesce a credere (come tutti) ai suoi occhi! Il bassista si scusa alla fine di
ogni singolo brano! Il cantante in vena poetica recita un “dai cazzo” perenne e
noi che ci vergogniamo per loro! Ad un certo punto Mauro decide di mettere fine
al triste teatrino. Scende giù è gli fa segno che quello in corsa diventa the
last! 10 minuti in meno per loro che lasciano tirare un sospiro di sollievo! La
tipa seduta a fianco a me mi fa: “Scusa ma è normale quello che sta accadendo!?”…
sorrido, alzo le spalle e mi dico ch’è un buon inizio! Ci conosciamo e il tempo
di accendere FaceBook a casa mi attendeva già la sua richiesta di amicizia!
Bella storia!
Comunque
pian piano la serata si aggiusta. Grande spettacolo dei GANG in duo acustico.
Grande lezione di vita: “Oggi non esiste più la classe operaia… oggi esistono
gli operai… Oggi si combatte per 50 Euro in più da spendere nei centri
commerciali… ieri si combatteva per la dignità!”
Seguono
i MALAGANG e si salta su un bel punk
misto a rock. Stile punkreas… vecchi ricordi! “Bella Ciao” manda i titoli di
coda e a non ci resta che andare a letto…
domani ci aspetta una giornata ata ata ed un concerto da sostenere! Domani si
pranza da Giovanni e Lucia e si riparte per Forlì.
15
Giugno 2011
Ricordate
la giornata ata ata che ci aspettava??? È arrivata! Sveglia, pranzo da Giovanni
e Lucia come da tabella di marcia e giro panoramico per lo splendore delle
coste vicine. Giovanni si traveste da guida turistica e taca banda! Parliamo
dituttodipiù! Dalla vita militare alle esperienze scolastiche! Ne son passati
di anni da quando i giorni spensierati davano un bel ritmo a risate e cazzate
varie!
Si
buttano anche col parapendio. Spettacolo.
Ma
ora è tardi. Si riparte, un altro viaggio, un altro palco, un altro posto,
altra gente.
Salutoni.
E via in cammino direzione Recircolo Forlì.
Bel
posto in foto. Siamo stanchi ma gasati! Il viaggio scandito da dialoghi senza
interruzione e senza musica (stranamente!). Tanto da raccontarci. Quasi come se
tutti questi anni non ci abbiano mai allontanati.
Finalmente
giunti. Chiamo un po’ di amici… Ale… Bianca… ma purtroppo assenti. Default
totale. Pazienza.
Scarichiamo
la macchina e dopo un’ora arriva Ale… il tipo che gestisce il circolo. Siu fa
il check. Tutto pronto. Birra.
Il
problema è che scopriamo che sta cazzo di sera Forlì che non brilla in
iniziative, offre tre serate diverse!!! Assurdo! Fabio lo vedo un po’ abbattuto
ma ci speriamo fino alla fine. Ceniamo e parliamo con amici di passaggio, tipi
più o meno assurdi. Si fa tardi. Ancora nessuno.
Vado
al bagno e mi accoglie una scritta: UOMINI, DONNE E MARIA DE FILIPPI! W i
circoli ARCI!
Alle
22:00 giunge un tizio in bici: “è già finito il concerto???” – quasi affannato.
“Veramente sarà dura anche partire!” - gli fa Fabio! - Ma se siamo 5 o 6
suoniamo!”.
“Ah!
– fa il tipo – allora chiamo i miei amici”… In conclusione non vengono né i
suoi amici e neppure lui!!!! Ironia della sorte!!!indecisi sul fatto che sia
stato un bene o un male! Ad allietare la serata un certo Antonio! Tipo super
intrippato. Logorroico e pieno di tick nervosi! Cazzo parla tutto il tempo… e
sputa un po’! ci dice che ha suonato con il Cespo (soprannome di Ale) e che ai
tempi belli ne hanno scritte di leggende! Bha! Comunque arriva il momento.
Smontiamo tutto! Ci risediamo di fronte
all’ennesima bionda e parlo con il cuoco fidanzato con una ragazza di San Severo!
Com’è piccolo il mondo! Ha il cappello in testa! Quello da cuoco! Non lo toglie
neanche fuori servizio! Va bhè sarà!
In
ogni caso la serata volge al termine. Si dovrebbe andare a dormire… in casa
dell’amico di un amico. E il nostro amico è il mitico Fiorino! Finalmente arriva.
Tardi ma arriva. Stile Max Gazzè! Però un poco fuso… Ale ci spiega che mentre
lui si è fermato alla canna Gazzè suo amico è andato di chimica… capito tutto!
In
ogni caso ci da le chiavi ma non ci spiega null’altro! Si va a “culo”! e alla
fortuna realmente le giriamo le spalle! Ci passa una mercedes classe A super
lucida con due fighe da paura a bordo! Ci vedono con le chitarre in spalla e
fanno: “Musicisti?!” – e noi alla Paola e Chiara: “SI!!!” – che suonate? – “Chitarra”…
“Ah! Io Canto!” – Fabio ed io ci guardiamo e ci mettiamo a ridere… non cogliamo
la palla al balzo. Frizione, prima e… treno perso… che stronzi!
Mi
viene da dire “Figo!” – e Fabio: “Figo cosa?” – ed io: “Fighe in tutto!”… ma
troppo tardi!
La
storia continua… si dovrebbe entrare a casa.
Una
specie di palazzo assurdo pieno di porte… ma qual è la nostra porta??? Caccia al
tesoro! Rischiamo di entrare in uno scantinato ma dopo tanto finalmente
becchiamo il nostro monolocale. Scena da film. Secondo me sto posto non ha mai
visto luce… e ci accorgiamo subito che in effetti aveva un altro tipo di
utilizzo… ma il sonno è troppo… pigiama lungo e “non ci pensiamo”… viviamo come
ci va e come ci viene!
“Notte
Fa!” – “Notte zièà!” . Domani è un altro giorno!
16 Giugno 2011
Ci svegliamo alle 9:00… in un
letto che se avesse potuto parlare ci avrebbe probabilmente costretto a dormire
a terra… umido peggio di Venezia… una sciacquata al volo e via verso la
macchina. Caffè, diario, destinazione Bologna, casa Fiorino, il nostro amico
cantautore che vive a Bologna da diversi anni ma è originario di La Spezia. Nella
sua attesa Fabio ed io andiamo a fare un po’ di spesa, parliamo tanto tanto
tanto! E finalmente appare il mitico Fiorino! Finalmente si mangia! I
coinquilini sono fortissimi! Primo tra tutti Simone, un personaggio di altri
tempi! In ogni caso, giusto il tempo di abituarsi all’idea e ripartiamo per La
Spezia. Macchina stracarica di strumenti, con quella di Matteo le chitarre fanno
tre! In viaggio tra asfalto, chiacchierate e De Gregori, alternate ad Andrea
Cola: “Ci chiedono dove stiamo andando e poi ci rubano la direzione…!” e
poiiiii! Ho dormito tanto! Il viaggio è passato in fretta così! Ero spaccato!
Finalmente La Spezia… La città
mi sembra un cantiere aperto, tipo L’Aquila. Mi son detto: “Se finisce qui è
triste!”. Poi per fortuna arriviamo da Matteo. Spettacolare casa in collina,
fuori dalla città, completamente in legno e giardino all’aperto! A parte il
piccolo problemino iniziale del cancello che non si apriva e Matteo che
iniziava ad andare su di giri! Finalmente doccia e dritti verso il locale per
montare gli strumenti. La Loggia d’ banchi. Attraversiamo il centro che mi
sembra leggermente più carino. Giunti ci accoglie il titolare, un Genovese
molto in gamba. Ottima accoglienza. Piazzetta stupenda, ottima acustica ma
permesso fino alle 21,00!!!!! E allora Fabio decide di partire subito con la
musica! Ci sto. Niente apertura, scotch alle dita e mi siedo sul cajon. La
scenetta si apre con Fiorino in veste di traduttore per un gruppo di giapponesi!
Interessante!
Noi suoniamo un’ora e mezza e
ci divertiamo un sacco! Passano a salutarci alcuni amici del sud in terra
straniera! Claudio di Lesina e Giovanni di Napoli, chiaramente in marina! Poi passa
anche Pupett!
Finalmente si cena! Il tutto a
base di pesce e buon vino bianco. Finita la festa smontiamo, salutamo e ci
dirigiamo verso la festa della marina. Ennesima birra e poiiiii… saliamo sulla
Amerigo Vespucci raccomandati da Giovanni che conosce il tipo! Spettacolare. La
nave scuola è il più bel veliero del mondo! E ci costa anche un sacco di soldi!
Va bhè! Per spezzare mangiamo una frittura di pesce alle due del mattino! Ci
vuole fegato! Neppure il tempo di digerire che la città si svuota di colpo e
porta a nanna anche noi. Notte amici. Stanchi
ma felici!
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