LUNEDI 2 DICEMBRE - PRESENTAZIONE UFFICIALE ALBUM: IL MONDO VA - Recensione di Amedeo Di Tella



LUNEDI 2 DICEMBRE 2013 ORE 20:00
Sala Don Salvatore Bevere
Via Manzoni, 3 - Apricena (FG) 
presso la sala conferenza nei locali della Chiesa SS. Martino e Lucia




Se siete amanti del purismo musicale, dell’andamento fluido, scontanto, prevedibile, lasciate perdere queste poche righe e, soprattutto, non ascoltate il cd “Il mondo va”.

Se invece amate il cuore, l’irrazionalità dei sentimenti, l’elegante semplicità che parla senza mezzi termini e, a volte, con la veemenza di chi vuole ridisegnare il mondo, beh, in questo caso non esitate! La compilation di Antonio Parisi fa al caso vostro.

Si tratta, infatti, di una miscellanea di brani eterogenei, dal significato importante non tanto per la sua originalità (non si tratta, infatti, di tematiche nuove) quanto per la volontà di riflettere su temi già conosciuti e troppo spesso ignorati.

Che senso ha, in effetti, proporre argomenti nuovi in un contesto sociale e morale rimasto indietro, ancorato ad arcaiche prospettive di vita, a vecchi modi di pensare e di vivere? Che senso ha interrogarsi sul futuro quando non siamo in grado di fare i conti col presente?

E’ questa l’originalità di questo disco: interrogare il vecchio con punti di vista nuovi.

E’ un cd che viaggia, che attraversa scenari musicali e visivi molto diversi, dai contorni vividi del pop groove fino alle delicate atmosfere preraffaelite di Sally è luce.

“Il mondo va” non è solo una successione di brani, ma si muove agilmente sulla tela delle immagini che ogni canzone disegna con pennelli fatti di parole e musica ben incastrare tra loro.

E’ un cd nuovo, inedito, ma che sembra familiare, che profuma di casa, che ha il gusto di qualcosa di conosciuto, di non spiazzante: sa comunicare parole nuove come se le si conoscesse da tempo.

Sono ben individuabili moduli musicali e tematici della musica leggera italiana, con richiami sparsi qua e la nelle diverse canzoni, che rassicurano l’ascoltatore e, per chi ama cogliere richiami extramusicali, è interessante giocare la caccia al tesoro verso topoi e ammiccamenti alla letteratura e agli status symbol del nostro tempo (partendo dal dolce naufragare leopardiano, alla frammentazione futurista senza tralasciare la mela di cui siamo il verme che, seppur proposta in accezione negativa, può ben essere richiamo di una mela altra, della conoscenza, del sapere che è l’unica chiave per modificare il presente).

Perno di lettura del disco è  l’idealismo pratico di chi parla della vita e vive, con i suoi brani, la possibilità reale del cambiamento; una possibilità che passa anche, e soprattutto, attraverso l’arte e la politica.

Preghiera Politica, ultimo brano del cd, racchiude, come venenun in cauda, le intenzioni del disco e le rilancia, le frantuma in frammenti che possono essere ricomposti e ripresi in quel meraviglioso polimorfismo interpretativo che pervade l’intera raccolta proposta da una voce fresca ma, non per questo, inesperta o immatura.

“Il mondo va” è un cd dinamico, odeporico nel genere e multiforme nella struttura.

La stessa canzone di inizio può essere scelta senza troppe remore tra qualunque brano, perchè c’è sempre un filo conduttore capace di annodare i pezzi del bel puzzle composto dal cantautore pugliese.

Sulle vertigini de il mondo va (la canzone che dà il titolo al cd) le note disegnano l’incipit di un bel viaggio tutto da vivere, da guardare, da scoprire ogni volta con occhi diversi.

E, allora, se davvero il mondo va, noi cerchiamo il coraggio di “restare qua, seduti immobili a pensare”, riconquistando un pò del nostro tempo; quel tempo che viviamo senza più il sapore delle cose vere, il tempo per guardare la città, per smettere di correre, per ritrovare il punto, sovvertire la gravità e galleggiare sul blu...

E scoprire, magari, oltre il graffio del tempo, di esistere un pò di più!




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