ARTICOLO INTEGRALE - L'ATTACCO 29 NOVEMBRE 2013 - IL MONDO VA




Un album che asserisce con forza l’urgenza di ristrutturare un modello del tutto abbandonato al suo iniquo fluire.
 “Il mondo va”, primo lavoro discografico del cantautore Antonio Francesco Parisi, riporta in modo attento ed aderente alla realtà, la crisi sociale e di valori che si consumano spesso in un clima mondiale di totale indifferenza.
Il disco, carico di energia, parte con STOP, a tutela dei diritti negati alla donna in troppe circostanze e per accusare le forme di violenza che la stessa, nel mondo, è costretta a subire. L’ascolto prosegue con brani inediti e qualcuno già noto, tra cui Mirdita Albania, intenti a rammentare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo, sovente relegata a mera "carta". Parisi chiude l’album con una “Preghiera politica”, canzone di forte denuncia al fare politico, ad avviso dell’autore responsabile della grave decadenza economica e sociale del nostro Paese.
 “Il mondo va” – dichiara – “vuole semplicemente proporre il non adeguarsi alla corrente. Essere autentici e liberi con riguardo alla vita altrui, permette la coscienza del rispetto nei confronti dell’uomo e del pianeta. Credo che se ognuno di noi, nell’ambito in cui spendiamo la nostra esistenza, applicassimo tale norma, vivremmo in un mondo che continua ad andare… ma colorato di maggiore equità”.
Registrato e mixato all’EDRECORDS studio di San Severo (FG) da Edgardo Caputo, “Il mondo va” (uscita Novembre 2013) sarà distribuito sulle maggiori piattaforme digitali oltre che in formato compatto.


Poi continua -  “Mi piace osservare e mischiarmi nelle mie vicende e, con rispetto, da lontano, in quelle delle persone che incontro, per poi trarne un percorso di crescita personale.
I miei brani nascono dalla voglia di pensare, pertanto io, oggi, scrivo. Riflessioni su pezzi di carta, economia reale, storie riprese qua e la, rilegature chiamate libri, canzoni. La traccia che da il nome all’album, ad esempio, l’ho scritta in attesa di un autobus in Via Nomentana, a Roma. Il traffico ed il freddo mi stava causando noia, stress, inquietudine. Le molecole di smog si mischiavano al fumo di sigaretta del tipo seduto al mio fianco. In questo brano ho solo narrato le immagini che mi scorrevano avanti, il ritmo forsennato che ci spingono ad osservare per non essere “out”, e la mia voglia di camminare al ritmo che mi pare. Il presente siamo noi nella nostra originalità e non un insieme di riassunti di copie riassunte.
Talora gli interrogativi percuotono la mente trascinando alla spontanea domanda: “Che senso ha?!” E’ così che la traccia numero otto narra uno stato d’animo di ripudio contro tutte le guerre. Per le regioni che non  ancora passano al digitale terrestre, le risposte si possono trovare (semplicemente) aprendo le finestre.
“Stesso passo” racconta bene cosa intendo. Siamo praticamente immessi in un sistema di arrivismo generale dove il blackout dell’ascolto sta producendo più danni di quanti ne provocherebbe un eventuale blocco energetico! Siamo agonisti per paura di star meglio.
 
Credo che le notizie di cui veniamo a conoscenza e tutto quanto ci accade intorno ha sempre un significato e mi piace ritrarlo perché a quel punto diventa la nostra storia.
E’ come custodire un prezioso in cassaforte e poi decidere di aprirla solo se ci va. “Sally è luce”, prodotto da Stefania Scanzano, è lo scrigno dischiuso dedicato a Monica e a chi come lei ha lottato e lotta con coraggio contro una malattia o fa i conti con realtà sociali difficili.

Scrivo quello che mi accade, delle relazioni, dei luoghi che visito, ciò che provo, delle macerie, delle ricostruzioni… a volte anche d’amore! “Ti renderò felice” nasce per essere dedicata ad una ipotetica fidanzata! A metà composizione, tuttavia, ho mischiato il dolce sentimento all’illusione di una vita fatta di sogni e piccole cose…  magari in un mondo distante da tutto il marcio che ci circonda”.        
Il disco contiene anche due progetti editi: “Compassione in ferie” e “Tra noia e rivoluzione”, rispettivamente prodotti dalla Pastorale giovanile di San Severo in un progetto su Don Tonino Bello,  e da Ciro Mancino come un’attenta riflessione sulla contrapposizione tra generazioni e sull’eterno dilemma: come cambiare il mondo.




 










Commenti

Post popolari in questo blog

TESTI DON TONINO BELLO

Imparerai - William Shakespeare

Le cento città - Vincenzo Costantino Chinaski